Verucchio: Tra cielo e mare
Il paese sorge in posizione strategica fra il mare e la collina, a 18 km da Rimini, nella vallata del Marecchia che domina da posizione rialzata (300 m s.l.m.).
L’origine di Verucchio risale a tempi molto antichi, riconducibili alla civiltà villanoviana, infatti le campagne di scavi effettuate nella necropoli del paese, hanno restituito reperti databili tra il X e il VII secolo a.C.
Il nome deriva dal latino “verus – oculus” per la vista privilegiata che Verucchio offre dalla superba rocca di inespugnabile bellezza. Qui nel 1226 nacque “Il Mastin Vecchio”, quel Malatesta già podestà di Rimini, padre di Gianciotto, lo storpio che uccise la moglie Francesca e il fratello Paolo, ricordato da Dante nel canto XXVII dell ‘Inferno.
Arrivare a Verucchio è sempre una meraviglia!! Qui si è più vicini al cielo, da qui si può capire di che colore è veramente il mare.
Dalla Rocca del Sasso, una delle fortificazioni medioevali meglio conservate, si può ammirareun panorama ineguagliabile con vista sul mare da Ravenna a Gabicce e sulla valle del Marecchia.
Ammirare l’alba da Verucchio è un’emozione straordinaria.
L’aria frizzante vi accompagnerà durante tutta la visita al paese.
Andiamo per le sue strade….
Chiesa Collegiata: Definita la Cattedrale della media Valmarecchia, fu costruita attorno al 1863. Il progetto di questa chiesa è del verucchiese Antonio Tondini, erudito e piacevole artista di gusti eclettici, ma fu firmato dal riminese Giovanni Morolli, essendo il Tondini privo di “patente”. Nella Collegiata sono raccolte diverse opere provenienti da varie chiese di Verucchio; fra tutte è notevole la tela dell’altar maggiore, con San Martino che dà il mantello al povero, dipinta verso la metà del XVII secolo da Giovan Francesco Nagli, detto il Centino. Ma i veri capolavori sono due Crocifissi dipinti su tavole sagomate: il primo, è di un ignoto artista riminese della prima metà del Trecento detto “Maestro di Verucchio”; il secondo è un’opera veneziana, di Catarino.
Rocca del Sasso: XII –XVI secolo d.C. E’ posta all’apice dello sperone di roccia che domina tutto il territorio e guardandola dal basso è difficile distinguere l’opera dell’uomo da quella della natura.
L’attuale rocca è il risultato di interventi scalati nei tre secoli di dominazione malatestiana.Al Mastin Vecchio Malatesta si devono la torre quadrangolare, la cisterna e l’arco d’ingresso,(XIII secolo), a cui si aggiunsero la “sala magna” e gli ambienti voluti da Carlo e in gran parte rivisti all’epoca delle ristrutturazioni radicali ad opera di Sigismondo Pandolfo nel 1449.
Museo Civico Archeologico: Posto all’interno dell’antico Convento dei Padri Agostiniani (XII secolo) è la perla della cultura e dell’arte dell’entroterra romagnolo . Visitandolo si possono assaporare stralci di vita del primo “splendore” di Verucchio. I reperti (IX – VII sec. a.C.) unici e in uno stato di conservazione eccezionale, provengono tutti dalla Necropoli Villanoviana di Verucchio.
EVENTI
VERUCCHIO FESTIVAL: Ogni anno nel mese di luglio musicisti nazionali ed internazionali si esibiscono nelle suggestive locations del centro storico. Da alcuni anni la direzione artistica del Verucchio Festival è stata assunta da Ludovico Einaudi che, mettendoci impegno e piacere, ha subito apportato un salto di qualità. Il suo “vivere” la musica da contemporaneo, porta a Verucchio musicisti e spettacoli provenienti da ogni paese del mondo, cogliendo l’onda delle avanguardie e precorrendo in alcuni casi l’esplosione di fenomeni musicali destinati ad affermarsi gradualmente anche in Italia.
CENE MEDIOEVALI: Sono diventate, con il passare del tempo, un appuntamento fisso per gli appassionati delle rievocazioni storiche, di atmosfere conviviali e pietanze d’altri tempi. Le cene che si svolgono all’interno della trecentesca Sala Magna del castello, i primi giorni di agosto, sono accompagnate dalle buffe vicissitudini di strambi personaggi, messe in scena da una compagnia teatrale locale.
CALICI DI STELLE: Calici di Stelle, , si svolge in agosto, fra le viuzze acciottolate del piccolo borgo medioevale. Vengono proposte degustazioni di vini, presentati dalle migliori cantine del territorio romagnolo, accompagnate da buona musica dal vivo. Inoltre, sparsi per il paese, sono disseminati punti gastronomici e dal terrazzo panoramico della Rocca si osservano le stelle con astronomi qualificati.
FIERA DI SANTA CROCE: detta “DI QUATORG” La tradizionale Fiera si svolge la seconda domenica di settembre. E’ senza dubbio la festa più sentita dai verucchiesi, una fiera dedicata alle merci e al bestiame: le stradine del borgo ospitano numerose bancarelle e in Piazza Malatesta riprendono vita i vecchi mestieri. Il parco IX martiri si riempie di animali da fattoria e di attrezzi agricoli.